Ramana Maharshi (1879-1950) è stato un mistico indiano e uno dei più importanti maestri spirituali del XX secolo. È stato un rappresentante della tradizione Advaita Vedanta, che sostiene che l’individuo è identico all’Assoluto o Brahman.
Ramana Maharshi è nato in una famiglia brahmana in India e sin da giovane ha mostrato un forte interesse per la spiritualità. A 17 anni, ha avuto un’esperienza di illuminazione durante la quale ha percepito la propria morte imminente e ha sentito la necessità di cercare la verità sulla propria natura.
Da quel momento, ha abbandonato la scuola e si è recato al tempio di Arunachaleswara, dove ha trascorso il resto della vita in meditazione e studio. Ai piedi della montagna sacra di Arunachala ha fondato il suo Ashram.
Ramana Maharshi ha insegnato che la vera natura dell’individuo è l’Assoluto o Brahman e che la via per raggiungere questa verità è attraverso la meditazione e l’auto-indagine. Ha insegnato che l’obiettivo ultimo della vita è raggiungere la consapevolezza di sé e di Brahman, che è la vera pace e la vera liberazione.
Ramana Maharshi è stato un maestro spirituale molto rispettato durante la sua vita e anche dopo la sua morte e la sua influenza è stata sentita in molte parti del mondo. Ha scritto numerosi libri e testi sulla spiritualità e la meditazione, alcuni dei quali sono ancora considerati testi di riferimento nell’ambito della spiritualità indiana.
Ramana Maharshi ha insegnato che la domanda “chi sono io?” è la domanda fondamentale per raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e per raggiungere uno stato di pace e liberazione. Egli sosteneva che la vera natura dell’individuo è l’Assoluto o Brahman e che per raggiungere questa verità, è necessario chiedersi costantemente chi si è realmente.
Ramana Maharshi , chi sono io ?
La domanda “chi sono io?” è un esercizio di auto-indagine che mira a indurre uno stato di consapevolezza profonda e a eliminare l’identificazione con i pensieri, le emozioni e i sensi. Questo esercizio aiuta a distinguere tra la vera natura dell’individuo e l’ego, che è la percezione falsa di sé.
Attraverso la pratica costante dell’auto-indagine, si può arrivare a comprendere che l’individuo non è il corpo, i pensieri o le emozioni, ma è l’essenza divina che permea tutte le cose.
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